La mitica stirpe dei lemuri, gli uomini con la coda e la profezia dei papi
di Malachia che annuncia la fine della Chiesa cattolica sono le due
leggende di cui Glenn Cooper si serve
per scrivere “Il marchio del diavolo”, avvincente romanzo thriller che ho letto
in anteprima grazie alla cortesia della casa editrice Nord.
L’autore americano, un raro caso
di self made man, è al suo quarto libro dopo "La biblioteca dei morti", "Il libro delle anime" e "La mappa del destino". Nel “Marchio del diavolo” Cooper imbastisce subito la trama passando con agilità dalla Roma del medioevo a quella dei giorni nostri.
L'operazione delinea una "fabula" complessa, con almeno tre tracce narrative su piani spazio-temporali diversi che procedono in modo convergente senza creare un pesante effetto di accumulo. Il risultato è che una volta aperto il libro, è impossibile chiuderlo almeno fino a pagina 46 e in breve il lettore viene messo di fronte al dilemma: una congiura mondiale ai danni della Chiesa da parte di alcuni strani esseri nemici dell’uomo.
Così come di primo acchito Cooper
affastella a gran velocità contesti e problemi diversi, poi procede alternando con passo più disteso altre vicende intorno a quella di Elisabetta. Addirittura, la suora protagonista del libro finisce per essere il personaggio più prevedibile e più
“canonico”, il classico protagonista buono che tutti ci aspettiamo che
vinca. Al lettore resta solo da vedere come, lasciandosi trasportare dal ritmo in battere e in levare, alla chiusura e all'inizio di ogni capitolo, in grado di creare il giusto clima del giallo e della suspance.
L'indagine si estende anche alle storie di gran lunga più avvincenti e
curiose dello scrittore Christopher Marlowe, l'autore del "Faust" e dell'imperatore Nerone, immaginati lemuri e volendo anche del
misterioso "K". L'autore riscrive a modo suo la Storia, trasformando i personaggi storici in creature mostruose, spiegando fatti realmente accaduti attraverso la leggenda romana dei lemuri che, una volta contestualizzata e giustificata in un passato antico, diventa quasi verosimile, tale da insinuare il dubbio.
Tanto che mi è addirittura capitato di
sognare cuccioli di lemuri, uomini con la coda. Basta sfogliare internet e trovare casi realmente esistiti di tali anomalie fisiche. Stesso discorso per la
profezia di Malachia, che nel 1139 profetizzò la fine della Chiesa. Prima sarebbero dovuti passare 112 papi e Malachia li descrive tutti con una breve frase in latino. Pare che di molti, anche quelli del Novecento, abbia indovinato anche alcune caratteristiche araldiche, pastorali, dottrinarie e biografiche, tanto da rendere impossibile non
chiedersi "e se fosse tutto vero?". Ora siamo, in teoria, al terz'ultimo papa, ma c'è chi dice che la profezia sia un falso del Cinquecento.
Glenn Cooper (foto Louis Bachrach) |
Ad ogni modo, lo stesso autore è un caso singolare. Glenn Cooper si è laureato in Architettura ad Harvard, ha preso un dottorato in Medicina ed è stato amministratore delegato della più importante industria di biotecnologie del Massachussets. Poi, è diventato sceneggiatore, produttore cinematografico e infine scrittore, con tre best seller all'attivo. Qualcosa di soprannaturale.
Insomma, se volete fare un regalo di Natale, con “Il marchio del diavolo” non regalerete solo un libro, ma un vero thriller che entrerà nella vita di chi lo legge.